Biodiversità

Uno degli aspetti fondamentali di questa Azienda è la sua biodiversità. La presenza di boschi, di insetti predatori e impollinatori, di microrganismi indigeni che vivono in simbiosi con le piante, costituiscono elementi altamente qualificanti in termini di qualità della vita del vigneto la quale, è dimostrato, si traduce immancabilmente in qualità del vino.

La riserva naturalistica dei Monti Lessini

La presenza di una riserva naturalistica come il Parco Naturale dei Monti Lessini costituisce quindi una risorsa importantissima per la nostra viticoltura, che incentiva all’adozione di logiche agricole rispettose e sostenibili. Il parco naturale è un scrigno naturale in cui la viticoltura può raggiungere brillanti risultati

La Cantina sorge nel cuore della riserva naturale del Parco Naturale dei Monti Lessini. La suggestiva zona collinare dà vita a un paesaggio unico. Qui affondano le radici delle vigne, un terreno  dove sono predominanti rocce vulcaniche e vulcanico-detritiche basiche che restituisce ai nostri vini note di intensa mineralità. Il terreno è composto da tufi e basalti, ricchi di ferro e magnesio e moltissimi altri micro- elementi che attraverso l’uva si trasferiscono al vino conferendogli una caratteristica sapidità minerale.

Un paesaggio a tratti incontaminato, montano e impervio capace di scorci meravigliosi.

La viticoltura in queste aree è la dimostrazione che il risultato enologico è strettamente dipendente dalla perfetta sintonia tra vitigno e ambiente e dalle reazioni dello stesso ai fattori termici, idrici, pedologici e colturali. Alta collina e suoli prevalentemente d’origine basaltica definiscono dei vini molto caratteristici.

La storia dei Lessini comincia 35 milioni di anni fa, quando enormi bolle di magma in risalita cominciarono a corrugare il fondo di un antico mare, dando avvio ad un’intensa attività vulcanica. Con un’opera lunga milioni di anni gli elementi atmosferici hanno trasformato profondamente la struttura di questi suoli, rendendo la loro mineralità particolarmente biodisponibile per la vite.

I tufi, i basalti e gli altri prodotti delle eruzioni sono infatti ricchi di ferro, alluminio, potassio, manganese ed altri ossidi e microelementi rari negli altri terreni. Sono questi a determinare la caratteristica mineralità, la dinamica gustativa e la longevità dei nostri vini.

Per la loro porosità le terre vulcaniche sono in grado di accumulare acqua e calore solare, rilasciandoli lentamente all’occorrenza. Sono inoltre ricche di sostanze nutrienti per la vite e fanno da barriera naturale contro le malattie del suolo. Per queste ragioni la viticoltura su terreni vulcanici richiede minori interventi esterni ed è quindi qualitativamente superiore ed ecologicamente più sostenibile.

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